
La Cina rientra in gioco nel mondo del lusso
Secondo lo studio “Chinese Luxury Demand Momentum: a few original data points” effettuato da Contactlab e da Exane BNP Paribas, la Cina rappresenta il 16% del mercato mondiale del lusso. La percentuale è quasi raddoppiata quando si guarda al numero di clienti cinesi del settore del lusso (shopping locale + clienti cinesi che comprano all’estero), arrivando a coprire il 30% del mercato mondiale della moda e del lusso. Lo studio ha anche messo in luce che il mercato nazionale del lusso è cresciuto del 10% nel 2016, mentre lo shopping estero è rimasto invariato. Lo spostamento graduale dello shopping di lusso cinese dall’estero al territorio nazionale è una tendenza confermata fin dal 2014.
Questo significa che la Cina giocherà un ruolo importante nel mercato mondiale del lusso nei prossimi anni, secondo le nostre previsioni per il 2017. Con l’aumentare del potere d’acquisto del mercato nazionale cinese, alcuni brand mondiali stanno lavorando per adattare le loro strategie di marketing e di coinvolgimento dei clienti per venire incontro alle preferenze cinesi. Nel corso dei prossimi due anni, se avranno saputo creare un buon coinvolgimento digitale in Cina, i brand mondiali nel settore del lusso avranno un valore notevole.
La penetrazione dell’e-commerce in questo paese è circa al 7-8%, simile a quella dei mercati occidentali. Guardando al mercato da questo punto di vista, è sorprendente che dei brand leader mondiali, tra cui Hermes, Louis Vuitton e Gucci, non offrano ancora e-commerce in Cina.
Nell’infografica abbiamo evidenziato alcuni dati di mercato e le osservazioni chiave di questo studio:

Luxury in China
Come mostra la nostra Digital Competitive Map sulla Cina realizzata in collaborazione con Exane BNP Paribas, nel paese alcuni brand internazionali stanno ricalcando i rivenditori online cinesi. Brand come Coach stanno creando una serie di punti di contatto digitali, come il contenuto localizzato su WeChat e le recensioni dei clienti sui prodotti, e propongono svariate opzioni di consegna.
La maggior parte dei brand di lusso europei, invece, stanno restando indietro nei servizi multicanale e nel garantire un’esperienza personalizzata di shopping. Un’osservazione chiave emersa dalla ricerca è che i brand mondiali non stanno sfruttando WeChat, uno strumento di coinvolgimento essenziale. Nonostante l’importanza rivestita da questa piattaforma per i clienti cinesi, dei 34 brand esaminati in “China Online Boom: …yet to come for Ostrich Luxury Brands” solo Cartier la utilizza per scopi pienamente di e-commerce. Altri, tra cui Chanel e Dior l’hanno usata per negozi temporanei che vendevano singoli oggetti.
La relazione osserva anche come gli acquirenti siano più giovani e sofisticati: le loro abitudini di consumo digitale, come la loro affinità per la vendita mobile, stanno ridisegnando il panorama del lusso della regione. I ricercatori hanno sottolineato che le aspettative dei clienti cinesi per un’esperienza personalizzata di shopping online includono funzioni di assistenza via chat, consegna standard in 1-2 giorni e uno spettro completo di metodi di pagamento digitali, come Alipay e il pagamento in contrassegno.
