
3 best practice e 3 errori da non fare per la marketing automation del tuo eCommerce
Hai presente la mail di benvenuto che ricevi dopo esserti registrato su un sito? O ancora, la richiesta di valutare un servizio o un prodotto appena acquistato? Tutte queste comunicazioni fanno parte di una strategia di email marketing automation che, se impostata correttamente, può dare all’eCommerce della tua azienda una marcia in più.
Cerchiamo di approfondire meglio il concetto di marketing automation, analizzando 3 best practice e 3 errori da non fare.
Marketing automation: cos’è e quali vantaggi offre?
La marketing automation è un insieme di tecnologie che consente la raccolta automatizzata dei dati relativi a comportamenti e preferenze degli utenti, nonché la loro segmentazione ai fini dell’impostazione di una strategia di comunicazione automatica e personalizzata.
Grazie a software semplici e intuitivi, ma estremamente efficaci, è possibile costruire relazioni sempre più personalizzate con i propri clienti, risparmiando tempo, aumentando l’engagement e accrescendo i profitti.
In poche parole, i processi di marketing automation possono migliorare le performance del tuo eCommerce, se utilizzati con alla base una solida data strategy. Perché per costruire attorno al tuo cliente un’esperienza personalizzata, fondamentale per il raggiungimento degli obbiettivi, è necessario conoscerne e interpretarne correttamente i bisogni.
3 best practice per dare una marcia in più al tuo eCommerce
Impostare un piano di marketing automatico è un lavoro complesso, che richiede lunghe riflessioni e valutazioni. Tuttavia, una buona strategia non può prescindere da 3 best practice fondamentali: ecco quali sono.
1) Raccogli, segmenta e analizza i dati nel modo corretto
Ogni (inter)azione che un cliente effettua sul tuo sito può essere monitorata. Lo scopo? Raccogliere dati utili a conoscere meglio la tua clientela, al fine di impostare piani di comunicazione più efficaci proprio perché su misura.
Per questo è necessario utilizzare software che non solo siano in grado di raccogliere automaticamente quante più informazioni possibili, ma anche di rendere questi dati fruibili: solo così potrai impostare e modificare la tua strategia sulla base dei risultati ottenuti, ma anche prevedere l’invio di comunicazioni personalizzate destinate solo a utenti realmente interessati a ciò che hai da offrire.
2) Il tempismo è tutto
Per aumentare engagement e conversioni, è importantissimo interagire con i clienti nel modo giusto, al momento giusto. Una mail inviata in modo automatico a un cliente che non è pronto per compiere l’azione che gli chiedi di fare non sortirà alcun effetto, o peggio ti farà perdere un utente.
Ecco perché il tempismo è tutto. È il concetto alla base del cosiddetto trigger marketing, ovvero quelle strategie di comunicazione che vengono innescate da un particolare evento (dall’inglese, trigger significa appunto “innesco”). A seguito di un determinato comportamento dell’utente, software di email marketing automation fanno partire l’invio di comunicazioni che giungeranno nella casella del cliente proprio al momento giusto. Il risultato? Tassi di apertura maggiori e un incremento delle vendite.
3) Vizia i tuoi clienti
Un cliente coccolato sarà un cliente fedele, quindi non focalizzarti tanto sulle vendite, quanto più sulla percezione che l’utente avrà della tua azienda e del modo in cui questa comunica con lui. Grazie al marketing automatico hai la possibilità di coinvolgerlo attivamente, motivandolo ad interagire con il Brand. Un esempio? Invita i tuoi clienti a recensire i prodotti acquistati, magari offrendo sconti o particolari promozioni come incentivo: si sentiranno valorizzati e in più contribuiranno a creare contenuti utili per gli altri utenti.
3 errori da non fare quando imposti una strategia di marketing automatico
Se la marketing automation ha tutto questo potenziale, perché a volte non porta il successo che ci si aspetta? Probabilmente dipende da alcuni errori comuni. Ecco quali sono.
1) Mancanza di obiettivi chiari
Per ottenere dei risultati è necessario pianificare degli obiettivi realistici a lungo temine, magari dividendoli in obiettivi più piccoli raggiungibili in periodi di tempo più brevi. Spesso la mancanza di pianificazione porta a un inutile dispendio di tempo ed energia e a scarsi risultati.
Prima di cominciare, chiediti quindi cosa ti aspetti di ottenere dall’investimento che stai per fare e definisci dei KPI (Key Performance Indicator), che ti aiuteranno in fase di analisi dei risultati per capire se quanto fatto ha avuto l’esito sperato oppure no.
2) Trattare tutti i clienti allo stesso modo
Uno dei più grossi errori che potresti fare, è utilizzare messaggi standard per tutti i clienti: mail indifferenziate non faranno altro che accumularsi nella cartella spam del ricevente.
La chiave per raggiungere i tuoi utenti è creare una comunicazione su misura, inviando messaggi il più possibile personalizzati e rispondenti alle loro aspettative e necessità. Con i software di marketing automation è possibile profilare i contatti, creando delle liste sulla base dei comportamenti e delle interazioni dei clienti con il Brand: partendo da questi dati, sarà più semplice pensare a una risposta su misura per ogni tipologia di utente.
3) Non modificare mai la tua strategia
Come abbiamo detto, avere una strategia ben chiara in mente è fondamentale, ma questo non significa che non si possa o non si debba cambiarla. Una buona strategia di marketing è fluida, si adatta ai risultati ottenuti e ai comportamenti degli utenti.
Ed è qui che entra in gioco l’analisi dei risultati. Una buona data strategy, oltre a prevedere una raccolta dati automatizzata ed efficiente e una segmentazione efficace, deve rendere misurabili e quantificabili i risultati ottenuti. Impostare un buon piano marketing infatti non serve a molto, se poi non siamo in grado di analizzare le performance delle nostre campagne email, sms o di ogni altro tipo di comunicazione che rivolgiamo ai nostri utenti. In questo modo potresti scoprire che, quella che ti sembrava una grande intuizione, in realtà non ha portato risultati, o viceversa. In poche parole, analizzare i risultati ti permette di fare esperimenti e di capire quali di questi vale la pena integrare a pieno titolo nella tua strategia di marketing automation.